costi fissi sono un punto cruciale nella pianificazione di ogni progetto di business, piccolo o grande che sia. A differenza dei costi variabili, che crescono o diminuiscono in funzione dei nostri incassi (più o meno), i costi fissi sono costi “rigidi”, spese che dovremo sostenere indipendentemente dall’andamento dei nostri affari.

Ci sono tre piccoli trucchi da dover conoscere per assicurarci il giusto costo ad ogni voce, prima di finire nei guai:

1. Locale: la regola del 12% (ma anche 15%)

Primo e più importante tra i costi fissi nella piccola (e media) impresa è il locale in cui svolgiamo la nostra attività. Ogni mese, indipendentemente da quanto siamo riusciti a guadagnare, dovremo pagare il canone di affitto, il condominio, le bollette, l’assicurazione e tutto il necessario a mantenere operativa la nostra sede o il nostro negozio.

Bene: è buona norma non eccedere in questi costi per oltre il 15% del fatturato. Se ci rendiamo conto che la percentuale eccede questo limite, forse è giunto il momento di valutare un cambio di location o una rivisitazione dei costi inerenti.

2. Trasforma il personale da costo fisso a costo (semi)variabile

Altro costo fisso importante è rappresentato dal personale. I dipendenti, giustamente, chiedono di essere retribuiti a fine mese poiché non spetta a loro assumersi il rischio d’impresa.

Con un piccolo calcolo, possiamo però indicativamente attribuire una produttività ad ogni dipendente, andando a calcolare facilmente quanto il suo costo incida sul fatturato. Qualora il nostro lavoro non permetta una distinzione netta tra i singoli, possiamo ragionare tenendo in considerazione l’intero team.

Ciò che dobbiamo capire è se il nostro staff è sovradimenzionato, se con i giusti strumenti potrebbe produrre di più, aumentando la propria efficienza, e, da non sottovalutare, se ognuno sta facendo bene il proprio lavoro.

3. Elimina gli sprechi

Inutile dirlo, soprattutto in fase di start-up, non è raro farsi prendere la mano dall’entusiasmo ed abbandonarsi a spese di ogni tipo.

Rivisitare i propri conti generali farà emergere probabilmente una serie di spese fisse (un finanziamento per un computer di troppo, un’assicurazione un po’ troppo “scrupolosa”, spostamenti e viaggi inutili e infruttiferi) che potremo andare facilmente ad eliminare o ridurre, senza necessariamente intaccare le entrate previste.

In fondo, all’utile concorre anche dalla riduzione di una spesa!

Foto: Flickr | Ken Teegardin