Chi ha detto che il franchising debba necessariamente essere profit?
Non lo dice la legge, e non lo dice la logica!

In questi ultimi anni, grazie anche e soprattutto a mia moglie che è una di quelle fantastiche persone che lavorano nel mondo del sociale, ho avuto la fortuna di entrare in contatto con gli alieni del non-profit.

E si perché di alieni si tratta, per lo meno per noi che viviamo al di qua della linea, nel mondo del profit. Non credete, anche noi siamo un po’ alieni per loro

Il fatto è che spesso i due mondi si toccano, collaborano, entrano in contatto ma sempre e solo in maniera fugace. Si fanno progetti, donazioni, partnership, ma poi ognuno resta nel suo, quasi per paura di essere contaminato dall’altra parte.

E invece, in questi anni, mi sono lasciato contaminare. Ho avuto modo di capire quanto ognuno di questi due mondi avrebbe tanto da apportare all’altro, e quanto potrebbero davvero aiutarsi a vicenda, in maniera strutturale e decisamente profonda.

Dalla mia contaminazione sono nate piccole opportunità, qualche idea di sinergia come delle campagne di responsabilità sociale d’impresa studiate anche per le reti in fase di start-up, ma l’idea che mi è sempre rimasta in mente, quel piccolo sogno nel cassetto, è quella del Social Franchising.