In questo periodo mi sto buttando in una nuova impresa, in un nuovo progetto. Sono in quella fase in cui sai già quello che vuoi fare ma stai cercando le condizioni migliori per prendere e lanciarti sul mercato.
Ci sarò passato chissà quante volte, eppure, ogni volta, perfino per me è difficile tenere del tutto fuori l’emotività e mantenere viva solo l’obiettività.
Ci sono tantissimi super mega esperti che ti dicono che l’emotività ti distoglie lo sguardo da molti fattori negativi, ti inganna, ti ammalia in un certo senso e alla fine, ti fotte.
Io sono dell’idea che senza emotività l’impresa non è impresa.
Questo si, bisogna saperla tenere a bada e non è una cosa facile, ve lo posso garantire.
Perfino io, che nel mio ormai, in tanti anni di lavoro, ho guidato centinaia di persone nell’avvio della propria impresa, quando mi vedo coinvolto in un progetto non posso fare a meno di lasciarmi trasportare da quel brivido, da quella passione.
Ed anche per me mantenere quel giusto equilibrio tra l’emotivo e l’obbiettivo di cui parlavo prima, non è così banale.
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