Ho parlato spesso di royalty ed ho toccato l’argomento da diverse prospettive.
In un commento ad un video però, uno di voi mi ha chiesto un parere su un punto specifico, una tendenza che, posso confermare, sta prendendo sempre più piede nelle nuove proposte, forse nel tentativo di rendersi più accattivanti, o appetibili, se vogliamo.
Sto parlando di quella strategia che vede la rimozione delle royalty a beneficio di un ulteriore ricarico da parte di Casa Madre sui prodotti venduti agli affiliarti.
Ossia, elimino la royalty e applico un piccolo incremento di costo nei prodotti che vendo alla mia rete per andare a rosicchiare lì quel margine perduto.
Partiamo dal presupposto che questo tipo di approccio, viene da sé, è applicabile solo quando esiste un rapporto di fornitura importante da parte di Casa Madre verso la propria rete. Altrimenti, non ha ragione di esistere, ovviamente.
Può avere senso? Si e no.
Per affrontare bene questo discorso, dobbiamo tenere in considerazione 2 aspetti fondamentali, apparentemente ben differenti tra loro, ma in un certo senso strettamente collegati.
E questi aspetti sono le spese dei servizi di post-apertura e le economie di scala.
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