C’è una frase attribuita ad Henry Ford che, da quando l’ho letta… mi è sempre rimasta impressa nella mente: “Se avessi chiesto ai miei clienti cosa avessero voluto, la loro risposta sarebbe stata: cavalli più veloci.”
Oggi forse una cosa del genere fa quasi sorridere, anche perché quando si pensa al mercato dell’automotive ci vengono in mente ormai sempre più auto super-iper tecnologiche. Eppure il significato di questa frase è rimasto davvero profondo, e quanto mai attuale.
Il concetto riemerge spesso nella storia, anche di quella delle più grandi aziende. Avrete sentito l’aneddoto secondo cui Steve Jobs, in fase di ideazione del primo iPhone disse ai suoi ingegneri che voleva un telefono con un 1 tasto. Immaginate la faccia degli ingegneri di allora. E oggi, invece, è sparito anche quello. Eppure, in quel momento storico, nessuno riusciva a capirne il senso di quella richiesta così strampalata.
Certo, mi rendo conto, che a partire con paragoni di questo calibro si possa pensare che non è roba per noi piccoli imprenditori, per noi comuni mortali, eppure così non è, soprattutto in questo periodo.
Quando decidi di metterti in gioco e creare la tua rete in franchising, c’è una cosa che devi tenere presente: nella tua nicchia di mercato, come in ogni nicchia, c’è spazio solo per 2 o 3 imprese di riferimento, per un leader e uno o due co-leader. Gli altri, inevitabilmente, sono spesso destinati a raccogliere le briciole. E nessuno si imbarca nella creazione di una rete per raccogliere briciole.
Eppure questo, a volte avviene (è sotto gli occhi di tutti) ed avviene senza un apparente motivo.
Perché un’impresa riesce meglio di un’altra quando sembra che lavorino in maniera del tutto simile?