…e cosa c’entra la prospettiva? La prospettiva, a dire il vero è tutto.
Dalla tua prospettiva e dalla tua visione di ogni cosa derivano i tuoi obiettivi ed il tuo carisma. Deriva in breve il tuo successo. Certo, sembra semplice: imposto la mia prospettiva futura e mi pongo degli obiettivi ambiziosi ed in questo modo il successo è assicurato… no? Ebbene, sembrerà strano, ma effettivamente è più o meno così…
Viene naturale proporre un appunto dicendo che in realtà le cose sono piuttosto differenti, eppure, ti sei mai chiesto chi stabilisce la prospettiva e l’audacia (riallacciandoci al post recente su Branson) dei tuoi obiettivi? Sei tu a decidere a che distanza, a che altezza impostare i tuoi limiti ed i limiti di ciò che vuoi ottenere. Nessuna regola esterna ti impone di mantenerli a quel livello, semplicemente è un livello autoimposto.
Questo è anche il risultato dell’educazione che ci viene fornita secondo il modello del “buon lavoratore” che prevede tanta fatica e tanti studi preparandoci ad accontentarci di risultati spesso mediocri. Certo, la preparazione è importante, ma la società e la mentalità comune ci abituano a restare dentro determinati schemi e ad essere additati come “folli” quando li infrangiamo.
Eppure è solo infrangendo quegli schemi e spostando la nostra prospettiva e i nostri obiettivi sempre più in alto che sicuramente riusciremo a migliorare. Se ti imponi di eliminare i limiti che naturalmente sono preposti nella tua mente e ti sforzi a lanciare lo sguardo più lontano, più in alto, allora sicuramente potrai iniziare a perseguire i tuoi veri obiettivi e ad iniziare ad ottenere ciò che desideri davvero. La grande difficoltà è solo nell’avere ben chiaro che se esiste un limite, è il limite che tu stesso hai stabilito.
Da ragazzo, tra i vari, ho avuto la fortuna di leggere “il Principe” di Machiavelli. C’è una frase di quel libro che è rimasta impressa nella mia mente e che riaffiora ogni volta che mi scopro nuovamente a pormi dei limiti:
“…e fare come gli arcieri prudenti, a’ quali parendo el loco dove disegnano ferire troppo lontano e conoscendo fino a quanto va la virtù del loro arco, pongono la mira assai più alta che il loco destinato, non per aggiugnere con la loro freccia a tanta altezza, ma per poter con l’aiuto di sì alta mira pervenire al disegno loro.”
Poesie a parte… alza la mira, ti sorprenderà scoprire quanto in alto puoi arrivare.
(Foto: JerryFeist | Flickr)
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